Una delle prime problematiche che bisogna affrontare nella realizzazione di un Home Studio / Project Studio è la correzione acustica. E si perché io credo che oltre all’esperienza che metto al primo posto , la possibilità di lavorare in una sala con una buona acustica sia determinante più di possedere hardware da migliaia di euro per un risultato di buon livello. Quando non è possibile intervenire sulla struttura della stanza bisogna trovare soluzione alternative per migliorare la risposta e limitare il più possibile problemi di onde stazionarie , e early reflections. Uno dei primi materiali ai quali si pensa per le correzioni ” basic ” è il classico “Piramidale”
Di solito ci troviamo di fronte a pannelli di poliuretano espanso e derivati, di diverse densità e spessori.
E’ un materiale efficace quando si vuole andare a correggere in maniera semplice e abbastanza economica il valore di RT 60 , in parole semplici ” il tempo di riverberazione ” della stanza, con RT60 si intende il tempo impiegato dal suono riflesso per raggiungere il punto di -60db, equivalente al limite inferiore di udibilità di qualsiasi suono. Si capisce che più la stanza è grande e presenta pareti fatte di materiali riflettenti più il riverbero sarà lungo e difficile da eliminare.
Il grosso limite dei “Piramidali” e del materiale utilizzato nei modelli standard e più economici è quello di essere abbastanza efficace nell’andare ad assorbire buona parte dell’energia delle frequenze medio / medio alte date delle varie riflessioni sulle pareti ” flat” , diminuendo il tempo di decadimento della riverberazione , ma è praticamente inutile per frequenze medio basse e basse. Bisogna inoltre considerare che l’uso eccessivo di questi materiali su tutte le pareti della stanza rischia di trasformare la sala in una stanza ” sorda ” , caratteristica poco funzionale per uno studio di mix , inoltre , gran parte dei problemi legati alle onde stazionare e risonanze sulle basse frequenze rimarrebbero. Senza scendere troppo nel dettaglio , il problema delle basse frequenze consiste nella loro stessa natura. il Range tra 30Hz e 200 Hz presenta lunghezze d’onda importanti in quanto a dimensioni e in alcuni casi per , il registro più basso , anche nell’ordine di metri . Per bloccare e controllare l’energia sonora di queste frequenze l’utilizzo di semplici pannelli in poliuretano espanso di pochi cm diventa poco efficace. Per questo tipo di esigenze ci sono altre soluzioni , come l’utilizzo di pannelli dotati di una massa maggiore, strutture più complesse e densità più adatte ad assorbire frequenze di questo tipo , densità che non devono essere ne troppo elevate ne troppo basse, in quanto non stiamo parlando di FONO IMPEDENZA ( quindi insonorizzazione ) , ma di assorbimento per ridurre l’energia restituita nella stanza stessa, quindi deve essere comunque un materiale ” elastico ” e non rigido.
Se si vuole risparmiare , visto il costo spesso notevole di questa tipologia di pannelli acustici, si può ricorrere al ” fai da te ” e costruire delle BASS TRAP o pannelli acustici di varie dimensioni e densità da andare a posizionare in punti strategici della stanza.
Il mercato oggi offre tante tipologie di prodotto a prezzi non proprio economici. Ovviamente più il prodotto risulta efficace più il prezzo sale.
Alcuni esempi di bass trap:
Ovviamente in contesti iper professionali, e dove è previsto un progetto dello studio da zero, la costruzione di bass trapp e altre trappole acustiche viene inserito nella struttura stessa dello studio. I casi visti in foto invece sono le classiche situazioni che possiamo trovare in studi dove non è possibile ,per motivi vari , andare a modificare la struttura e quindi si interviene andando ad aggiungere fisicamente pannelli di diverso tipo, che poi è la situazione più comune in Home Studio e Project Studio.
Come dicevo sono prodotti decisamente costosi , ma con un po’ di pazienza, mano d’opera e qualche strumento si può pensare di realizzarseli in casa con una spesa complessiva decisamente inferiore.
Ora vi illustro alcuni passaggi per la realizzazione di un pannello acustico da utilizzare anche come bass trap angolare , o comunque come pannello acustico con ottime performance anche sulla gamma medio, medio bassa.
Cosa serve:
1) 2 Pannelli di lana di roccia densità 40kg /m3 da 4 cm di spessore
2) 8 Listelli di legno 104 * 66
3) 1 Pannello di polisterolo ultra fino
4) Stoffa Acustica Microforata
5) SparaPunti con Graffette
6) Martello , chiodi e un pò di colla per legno.
7) Una sega o seghetto alternativo.
8) Metro
STRUTTURA:
Con i Listelli realizzeremo 2 strutture che poi andremmo ad unire che ci serviranno da supporto per il nostro pannello.
Uniamo le due struttura con un filo di colla e la spara punti in questo modo :
Rinforziamo la giuntura fatta con un filo di colla con delle grappettone in modo da rinforzare la tenuta.
Andiamo a stendere il primo telo di stoffa acustica ( In realtà si potrebbe fare pure come ultima cosa. In questo caso in particolare avevo dei teli un po’ corti. E’ preferibile averli di dimensioni maggiori rispetto al pannello in modo da facilitare poi la rifinitura e fare un lavoro più pulito )
Andiamo a riempire il pannello con i nostri 2 strati di lana di roccia, e chiudiamo con il pannello di polistirolo ultra fino espanso.
Possiamo aggiungere una stecca di supporto per migliorare la tenuta del pannello.
Completiamo il tutto andando a rifinire con la stoffa ed ecco il pannello terminato. Pronto per essere posizionato nei punti sensibili della stanza.
Ricordo che le bass trap non vanno addossate al muro completamente, ma è preferibile lasciare un certo spessore di ” aria ” proprio per consentire alla onde riflesse dalla parete di propagarsi verso il pannello e venir assorbite in parte.
Spesa complessiva circa 40 Euro.